Trama
Nella Francia del XVII secolo, quando Luigi XIV è ancora un bambino e a guidare il paese è il cardinale Mazzarino, per l’assassinio di un nobile maresciallo della corona, accoltellato in una città al confine con la Savoia, viene accusata una capra. Da prassi dell’epoca, contro l’animale viene allestito un processo e a difendere l’imputata è chiamato lo spiantato avvocato parigino maître Pompignac, celebre per non aver mai vinto una causa. L’uomo è convinto di aver trovato il caso della vita, ma non sa che per evitare tensioni con l’odiata Savoia da Parigi viene mandato l’avvocato più celebre della nazione, l’imbattibile maître Valvert.
Dopo un incredibile successo nel suo paese, Il caso Josette (che in originale si chiama semplicemente Les chevres!, e il riferimento non è ai soli animali…) arriva anche da noi, dove in realtà la stella Dany Boon non è mai riuscita a brillare.
Il più celebre attore comico francese, qui diretto dall’esperto Fred Cavayé, in passato regista di Gli infedeli (rifatto in Italia da Stefano Mordini), interpreta il ridicolo e cialtronesco Pompignac: parrucca scapigliata, aspetto trasandato, abiti lerci e una generale condizione di laidume che chiarisce da subito l’intenzione degli autori di dare del Seicento francese (il secolo della ragione e del Barocco) un’immagine putrida e grottesca.
Nel film i nobili sono osceni tanto quanto i popolani (ma hanno dalla loro il potere di modificare i loro ritratti…), la pipì viene gettata in strada dalle finestre, il fango arriva alle ginocchia e la provenienza dei personaggi di norma è intuita in base alla puzza (i parigini sanno di piccione, i campagnoli di capra). Le continue battute sull’igiene sembrano addirittura prese a prestito dal mondo al contrario di Monsters & Co., con scambi come questo: «Ma come fate ad avere i denti così puliti? Li lavate?», «Oh, mio Dio, certo che no!».
Gli autori di Il caso Josette (che nasce da un’idea di Matthieu Rumani, autore della sceneggiatura con Sarah Kaminsky e Nicolas Slomka) non ci vanno leggeri, come di norma succede con il cinema francese popolare, sia nella rappresentazione esagerata del passato sia nella sua modernizzazione, con la musica pop d’accompagnamento e le abitudini sociali dei parigini decisamente contemporanee.
fonte: MyMovies